Libera circolazione delle persone: scade la clausola di salvaguardia

Comunicato stampa, 30.04.2014

Berna, La clausola di salvaguardia per i cittadini di 25 Paesi dell’Unione europea scade entro i termini previsti. L’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC) tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) non prevede la possibilità di proroga. Di conseguenza, in data odierna, il Consiglio federale ha adottato la revisione dell’ordinanza sull’introduzione della libera circolazione delle persone (OLCP), abolendo pertanto i contingenti per l’UE 17 e l’UE 8 . Ai cittadini di questi Stati si applica pertanto nuovamente la libera circolazione completa.

 

Il Consiglio federale aveva fatto ricorso alla clausola di salvaguardia nel 2012, introducendo contingenti per i cittadini degli Stati che avevano aderito all'UE nel 2004 (UE‑8). Nel giugno 2013 ha riapplicato contingenti anche ai cittadini dei vecchi Stati membri dell'UE (UE‑17). Come previsto, queste restrizioni scadono rispettivamente il 30 aprile (UE‑8) e il 31 maggio 2014 (UE‑17). La possibilità di introdurre, per un periodo transitorio e a determinate condizioni, dei contingenti per i cittadini di questi Stati era prevista dall'ALC.

Ai cittadini di questi Stati dell'UE che svolgono un'attività lucrativa o che dispongono di mezzi finanziari sufficienti al proprio sostentamento si applicherà ora la libera circolazione completa. Per la Romania e la Bulgaria resta invece in vigore il periodo transitorio. Il Consiglio federale ha la possibilità di decidere entro fine maggio se prorogare tale periodo.

Nuovo sistema
Il 9 febbraio 2014 il Popolo svizzero si è espresso a favore di un nuovo sistema nella politica in materia d'immigrazione della Svizzera. Entro giugno il Consiglio federale elaborerà una proposta di attuazione delle nuove disposizioni costituzionali. Il pertinente avamprogetto di legge sarà pronto entro fine anno. Fino all'entrata in vigore della legislazione di attuazione, l'ALC tra la Svizzera e l'UE rimane in vigore nella forma attuale.

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