Il sogno di Sandro di avere un caseificio tutto suo
Sandro Didebashvili studia alla Swiss Agricultural School Caucasus e fa parte del gruppo di ragazze e ragazzi che per 15 giorni hanno visitato la Svizzera. In programma: allevamento, agricoltura e produzione di formaggio. La DSC sostiene la Georgia nella formazione in ambito agricolo.
Qual è l’alimentazione ideale per le pecore e qual è il modo migliore per mungerle? La classe visita una stalla vicino a Coira. © DSC
È una delle ultime calde giornate estive di settembre. Intorno al Plantahof, la scuola di agraria di Landquart, nei Grigioni, il mais nei campi è già alto. All’interno della scuola, studentesse e studenti si stanno riunendo nella mensa per il pranzo. Il menu prevede pasta, sminuzzato di carne in salsa alla panna e broccoli.
Un tavolo al centro della stanza attira l’attenzione: qui non si parla dialetto grigionese, ma georgiano. Sette studentesse e studenti della Swiss Agricultural School Caucasus sono in Svizzera per una visita di 15 giorni, al Plantahof e in alcune fattorie e caseifici dove svolgeranno degli stage pratici, per acquisire il know-how agricolo svizzero.
Uno di loro è Sandro Didebashvili, nato nella capitale georgiana Tbilisi. «Mi piace lavorare in campagna. La vita lì non è così stressante come in città», dice in un tedesco fluente, imparato in Germania, dove ha vissuto per alcuni anni. Sandro ritiene che l’agricoltura nel suo Paese natale, la Georgia, abbia un grande potenziale. Un giorno, dice, vorrebbe aprire là un proprio caseificio.
L'esperienza di Sandro Didebashvili al Plantahof fa parte di una più ampia campagna di formazione professionale svizzera in Georgia. Da oltre 30 anni il nostro Paese sostiene il Caucaso meridionale nel suo sviluppo economico e democratico, e si occupa in particolare di migliorare la catena del valore nelle aree rurali. Molti agricoltori in Georgia praticano ancora un’agricoltura di sussistenza, cioè producono principalmente per il proprio consumo.
«Il miglioramento dei metodi di produzione agricola e la formazione nel settore agricolo sono essenziali per combattere la povertà in Georgia», dice Danielle Meuwly, responsabile dell’Ufficio di cooperazione svizzera a Tbilisi. In Georgia, il settore primario dà lavoro al 40% della popolazione, eppure contribuisce solo per l’8% al PIL del Paese.
«La Svizzera dispone di un grande know-how e di un sistema di formazione professionale adeguato all’agricoltura nelle aree montane», aggiunge Meuwly. Queste conoscenze devono essere esportate in Georgia per creare nuove prospettive e posti di lavoro.
I progetti della DSC in campo agricolo si rivolgono principalmente alle popolazioni rurali delle regioni montane, talvolta isolate. Sono inoltre concepiti in modo inclusivo dal punto di vista del genere e puntano a coinvolgere in maniera paritaria uomini e donne. «In Georgia ci sono molte donne che posseggono alcune mucche e vendono un po’ di latte o producono formaggio», dice Meuwly. Il fatto che traggano vantaggio dalla cooperazione è dimostrato anche dalla valutazione dell’impegno della Svizzera nel Paese: nella regione del Caucaso meridionale (Armenia, Azerbaigian e Georgia) i progetti svizzeri hanno creato, tra il 2017 e il 2021, 1150 posti di lavoro per le donne.
Torniamo nei Grigioni: dopo pranzo, Sandro e il resto del gruppo proseguono il viaggio in direzione di Coira. Nel pomeriggio è prevista una visita alla Waldhaus, una fattoria didattica del Plantahof, dove la classe impara a conoscere meglio i metodi di allevamento di pecore e capre. Ragazze e ragazzi assistono anche alla mungitura. La sera gli ospiti georgiani sono invitati a cena all’Alp Parpan: nel menu, una bella fonduta!