Senza sviluppo niente pace, senza pace niente sviluppo

Descrizione: Giovani marciano con alcuni manifesti per la pace e per elezioni pacifiche in Malawi.
La Svizzera promuove pace, stabilità, diritti umani e buongoverno efficace, basando il suo impegno sullo Stato di diritto. © PSNU Malawi

Nell’ambito dell’Agenda 2030, la Svizzera si è impegnata con successo a favore di un obiettivo di sviluppo sostenibile focalizzato sulla pace e sulla giustizia. Ora si tratta di metterlo in pratica.

Meglio prevenire che curare: questa verità lapalissiana traspare anche dall’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, che recita: «Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli». Nel corso delle trattative per l’Agenda 2030, la Svizzera si è impegnata a fondo a favore di questo obiettivo. Nel primo anno di attuazione non si è accontentata di parole e conferenze, ma si è impegnata attivamente per la messa in pratica dell’Agenda 2030 e dell’Obiettivo 16.

A margine del Vertice umanitario mondiale, svoltosi nel maggio 2016 a Istanbul, il consigliere federale Didier Burkhalter e Helen Clark, amministratrice del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (PSNU), hanno sottoscritto un accordo di finanziamento di circa 14 milioni di franchi. Con questa somma, la DSC sostiene in modo mirato programmi strategici globali del PSNU finalizzati a prevenire conflitti, rafforzare lo Stato di diritto e promuovere il consolidamento delle istituzioni statali.

Vertice umanitario mondiale 2016, Istanbul

Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, UNDP (fr)

Con questo accordo, entrambi i partner lanciano un segnale chiaro: gli attori dell’aiuto umanitario, della cooperazione allo sviluppo e della promozione della pace devono cooperare ancora di più affinché sia possibile offrire un’assistenza efficiente e lungimirante. Per far fronte alle crescenti esigenze umanitarie, anche la società civile e l’economia privata hanno un ruolo importante. Al vertice, la delegazione svizzera si è inoltre impegnata a promuovere un maggiore rispetto del diritto internazionale umanitario.

Diritto internazionale umanitario

Quando le misure preventive falliscono, possono scoppiare conflitti violenti che spesso durano decenni. Per questo motivo la Svizzera sostiene anche un fondo fiduciario innovativo del PSNU, grazie al quale è possibile reagire alle crisi e alle catastrofi con rapidità e flessibilità.

Uno degli obiettivi è, ad esempio, creare le condizioni affinché, dopo il ritorno, gli sfollati possano reinserirsi rapidamente nel tessuto locale e provvedere autonomamente al sostentamento delle proprie famiglie. In questo modo, con il suo approccio a lungo termine la cooperazione allo sviluppo è complementare all’aiuto umanitario e il coordinamento in loco tra questi due strumenti viene migliorato. Un approccio che fornisce un contributo concreto all’attuazione dell’Obiettivo per uno sviluppo sostenibile n. 16.

Dall'iniziativa Nansen alla Platform on Disaster Displacement

Fondi per progetti di sviluppo

75 miliardi di dollari: con questa cifra record, nel dicembre 2016 i Paesi donatori hanno rifinanziato per la diciottesima volta l’Associazione internazionale per lo sviluppo (International Development Association, IDA), l’organizzazione per lo sviluppo della Banca mondiale. Il contributo della Svizzera è stato di 645 milioni di franchi, pari a una diminuzione di 107 milioni rispetto alla tornata di finanziamento precedente.

La Svizzera si aspetta soprattutto che l’IDA migliori le condizioni quadro per l’economia privata, che tenga maggiormente conto degli aspetti climatici e ambientali nella concessione dei crediti e che accresca il suo impegno nei Paesi fragili e in cui sono in corso dei conflitti. Infine auspica che l’IDA si adoperi per un’attuazione ancora più efficace ed efficiente dei progetti di sviluppo da essa finanziati.

In questa tornata di rifinanziamento sono state inoltre decise nuove possibilità per l’acquisizione di capitali. All’IDA è stata concessa da subito l’autorizzazione a chiedere direttamente prestiti sui mercati finanziari. Come la Banca mondiale, beneficiando di un rating AAA può ottenere denaro a condizioni vantaggiose che poi mette a disposizione dei Paesi più poveri.

Assoziazione internazionale per lo sviluppo, IDA (fr)