Crescita in Perù – anche grazie alle riforme nell'ambito delle finanze pubbliche

Funzionari lavorano davanti al proprio computer in un ufficio pieno di fascicoli in Perù.
La SECO sostiene soprattutto lo sviluppo di istituzioni economiche, la competitività del settore privato e l’accesso ai servizi pubblici. © Antonio Escalante/SECO

Per lottare contro la povertà, nel quadro della cooperazione internazionale la Svizzera punta su una crescita economica sostenibile. Come dimostra l’esempio del Perù, per raggiungere questo obiettivo sono importanti sia la solidità e la corretta amministrazione delle finanze pubbliche sia un contesto favorevole alla crescita.

Da diversi anni, il Perù registra una notevole crescita economica, favorita in misura sostanziale dall’espansione del commercio di materie prime. Nel contempo, il Paese sta introducendo con determinazione e notevole successo un sistema per la gestione efficiente e trasparente delle finanze pubbliche. Grazie a questi due fattori, lo Stato dell’America meridionale dispone di margini di manovra maggiori sul piano finanziario, di cui beneficiano anche gli abitanti delle zone periferiche grazie all’edificazione di nuove scuole e strutture sanitarie, agli investimenti nello smaltimento dei rifiuti e delle acque reflue, alla costruzione e manutenzione delle strade. In pochi anni, da nazione in via di sviluppo il Perù si è trasformato in un dinamico Paese emergente. Oggi è uno dei pochi Stati dell’America latina che vantano regolarmente un avanzo di bilancio. 

Come vengono gestite le finanze?

Gli esperti sono concordi nell’affermare che l’amministrazione accorta dei fondi pubblici è uno dei fattori determinanti per favorire lo sviluppo di un Paese: serve una politica delle entrate e delle uscite sostenibile a lungo termine, i debiti vanno gestiti in modo scrupoloso, gli appalti pubblici, la contabilità, i rendiconti e i controlli interni ed esterni devono essere documentati e organizzati in maniera trasparente ed attendibile.

Circa dieci anni fa, la SECO ha iniziato a sostenere il Perù in questo lungo percorso. All’epoca, il Paese aveva avviato l’esame dell’amministrazione delle finanze pubbliche mediante lo strumento di analisi «Public Expenditure and Financial Accountability» (PEFA), co-realizzato dalla SECO. Il metodo PEFA consente di misurare la qualità della gestione dei conti pubblici e di evidenziare eventuali lacune: qual è il grado di credibilità e trasparenza del bilancio statale? I preventivi annuali si fondano su obiettivi politici chiari? La spesa pubblica è pianificata e controllata scrupolosamente?

Migliorare la gestione delle finanze pubbliche. Favorire lo sviluppo sostenibile PEFA

Riforme durature a vantaggio di tutti

Nel 2011, il Perù ha avviato un ampio programma di riforme, sostenuto dalla Svizzera, dall’UE, dalla Banca mondiale e dalla Banca interamericana di sviluppo. Le riforme perseguono vari obiettivi: migliorare la disciplina fiscale delle imprese e delle persone fisiche, impiegare le risorse disponibili in modo strategicamente corretto e fornire servizi pubblici che tengano meglio conto delle reali esigenze dei cittadini e delle loro aziende. Inoltre, il governo si è impegnato a rendere più trasparente il proprio operato: ogni spesa pubblica deve essere tracciabile in qualsiasi momento affinché sia possibile avere un quadro più preciso delle risorse finanziarie a disposizione. Ciò accresce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e la loro disponibilità a pagare le imposte.

Dal centro alle regioni e ai comuni

La SECO sostiene non solo le riforme del governo centrale, bensì anche progetti in diverse aree del Perù. I conti pubblici peruviani inglobano, oltre ai ministeri presenti nella capitale, 26 governi regionali e 1834 amministrazioni comunali. È una sfida enorme coinvolgere tutti questi attori in un programma di riforme.

Lo scopo è di avere finanze pubbliche sane affinché sia possibile offrire servizi pubblici efficaci. Per esempio, anche nelle aree più remote i bambini e le madri che allattano devono poter trovare in fretta e in modo semplice un dottore. Oppure nei villaggi lontani dalla capitale, gli allievi e le allieve non dovrebbero essere costretti a ripetere l’anno scolastico semplicemente perché mancano i docenti o le aule.

Perù, SECO (fr) 

Le riforme non sono ancora concluse

Nel giugno 2016, i cittadini peruviani hanno eletto quale loro nuovo presidente Pedro Pablo Kuczynski. Il suo governo intende continuare a investire nelle infrastrutture e far entrare il Perù nel gruppo dei 50 Stati più competitivi al mondo. Il programma della SECO prosegue. Tuttavia per garantirne la continuità occorre assicurarsi la fiducia del nuovo governo; un atteggiamento che richiede parecchio tempo e un dialogo costante.

Grazie al sostegno della Svizzera e degli altri organismi donatori, la gestione delle finanze pubbliche peruviane è diventata più professionale. I servizi pubblici offerti alla popolazione sono migliorati da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo. Non sempre è però possibile dimostrare con assoluta certezza il nesso diretto tra le riforme introdotte e i progressi raggiunti, poiché questi ultimi sono favoriti da diversi fattori. Un quarto dei quasi 30 milioni di peruviani vive ancora in condizioni di povertà. La solidità delle finanze pubbliche non garantisce di per sé servizi pubblici di qualità, ma è un presupposto importante affinché questi ultimi vengano forniti e monitorati. Inoltre, essa contribuisce a creare condizioni quadro economiche favorevoli e rende possibile una buona gestione dell’economia, fattori che a loro volta consentono a Paesi come il Perù di affrontare meglio eventuali crisi economiche e finanziarie o le conseguenze dei cambiamenti climatici.

Il programma in Perù è un esempio di come la SECO nei suoi Paesi partner cerchi di promuovere condizioni quadro politico-economiche stabili, fondamentali per una crescita duratura. Oltre a contribuire alla creazione di istituzioni e servizi pubblici efficaci, sostiene misure volte ad aumentare e migliorare l’occupazione, a rafforzare il commercio e la competitività e a ridurre l’impatto ambientale delle attività economiche.