Siamo qui riuniti oggi per rinnovare il nostro sostegno all’Ucraina in questo difficile momento, affinché possa porre fine alla crisi e ristabilire la pace e la prosperità nel proprio territorio. Il conflitto nell’Ucraina orientale ha mietuto già troppe vittime e continua ad arrecare sofferenze.
L’evoluzione degli eventi in questo Paese riguarda tutti noi. L’Ucraina si trova a dover affrontare grandi sfide: da un lato, deve porre fine al violento conflitto sul fronte orientale, avviare il processo di riconciliazione nazionale e ripristinare l’integrità territoriale, e dall’altro, deve attuare un ambizioso programma di riforme e stabilizzare la sua situazione finanziaria.
Il messaggio che voglio lanciare stasera è essenzialmente uno: la Svizzera, il suo Governo e i suoi cittadini restano al fianco dell’Ucraina. Faremo quanto necessario per promuovere il dialogo e riportare la pace nel Paese. Interverremo in aiuto delle vittime dei violenti scontri, fornendo non solo tempestivi aiuti umanitari ma anche garantendo un’assistenza bilaterale a lungo-termine. La Svizzera è determinata ad aiutare l’Ucraina a costruire un futuro migliore e a combattere la crisi generale riguardante la sicurezza europea, ponendo l’accento sulle seguenti priorità:
in primo luogo, la Svizzera continua a sostenere gli sforzi dell’OSCE volti ad attenuare la crisi in Ucraina, lavorando a stretto contatto con la Serbia e la Germania nell’ambito della Troika dell’OSCE, e ad appoggiare l’operato della Missione di monitoraggio speciale dell’OSCE.
In secondo luogo, la Svizzera fornisce aiuti umanitari e ha anche contribuito alla realizzazione di vari programmi multilaterali di aiuto su vasta scala. Inoltre, l’Aiuto umanitario della Confederazione ha anche iniziato a operare direttamente sul campo. Questa settimana, partirà per l’Ucraina un primo convoglio di camion carichi di reagenti chimici necessari per il funzionamento della rete idrica regionale, gestita dalla «Donbass Water Services» di Donec’k. I nostri interventi mirano inoltre a soccorrere la popolazione bisognosa su entrambi i lati della linea di contatto, a fornire apparecchiature mediche e a coadiuvare le unità mobili per l’assistenza medica di base. La Svizzera continuerà a mettere a disposizione delle organizzazioni internazionali umanitarie che operano sul posto personale esperto al fine di migliorare il coordinamento delle loro attività.
In terzo luogo, l’impegno della Svizzera in Ucraina è sancito da una cooperazione bilaterale di vecchia data che con la nuova strategia svizzera di cooperazione sarà prolungata di altri quattro anni (2015-2018). Abbiamo deciso di raddoppiare il budget previsto per questo periodo, portandolo a circa 100 milioni di dollari americani.
Per la prima volta nella strategia mette in evidenza anche l’aspetto del consolidamento della pace. Questo permette di far convergere gli sforzi bilaterali verso l’obiettivo ultimo della risoluzione pacifica del conflitto, promuovendo il dialogo, i diritti umani e il diritto internazionale umanitario. A questi punti chiave si aggiungono il processo di decentramento e la promozione della governance locale. Sono previsti anche interventi volti a promuovere la riforma del sistema sanitario, una gestione energetica efficiente e sostenibile e a creare condizioni più favorevoli al commercio.
Egregi signori, gentili signore,
in Ucraina è necessario procedere sulla strada delle riforme se si vuole garantire una stabilità duratura. Le priorità menzionate dalla Svizzera corrispondono alle principali necessità di riforma dell’Ucraina.
Per quanto riguarda il decentramento, questo processo è fondamentale per giungere a una soluzione politica globale al conflitto armato. La Svizzera coordina un gruppo di Paesi donatori ed ha deciso di incrementare, per il periodo 2015-2018, i programmi di aiuto finalizzati al processo di decentramento. I progetti finanziati dalla Svizzera si distinguono per il loro stretto contatto con la realtà, aspetto che permette di verificare la compatibilità dei nuovi modelli legislativi testandoli sul campo. I nostri progetti sono finalizzati allo sviluppo e alla sperimentazione di modelli di decentramento nell’ambito della fornitura dei servizi pubblici che permettono di migliorare l’accesso delle persone all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e a un efficiente sistema di gestione dei rifiuti solidi. Sulla base delle nostre esperienze siamo convinti che l’Ucraina debba coinvolgere tutta la società nel suo percorso di riforma poiché il consenso e il sostegno della popolazione sono essenziali. Infine, le iniziative che permettono di conseguire «vittorie facili» devono essere individuate, attuate, e combinate a un piano di riforma globale, dettagliato e a lungo termine.
La Svizzera rinnova il suo impegno e, insieme ai suoi colleghi ucraini e ad altri Paesi donatori, farà tutto il possibile per migliorare il coordinamento e rendere più efficiente il sostegno dei Paesi donatori alle riforme politiche ed economiche dell’Ucraina.
Grazie a tutti per l’attenzione.