Berna, Comunicato stampa, 17.08.2009

Il 17 agosto a Kathmandu sono stati celebrati i 50 anni di cooperazione allo sviluppo della Svizzera con il Nepal. I festeggiamenti hanno coinciso con l’apertura dell’ambasciata svizzera, avvenuta alla presenza del Primo ministro nepalese Madhav Kumar Nepal e della Ministra degli esteri Sujata Koirola.

Il capo della delegazione svizzera, Martin Dahinden, direttore della DSC, ha sottolineato le eccellenti relazioni fra i due Paesi e ha ribadito che la Svizzera continuerà il suo programma per la promozione della pace e la riduzione della povertà. Colloqui bilaterali si sono svolti con il Presidente del Nepal, Ram Baran Yadav, il Primo ministro, la Ministra degli esteri e con il Ministro delle finanze e della pace.  

Il governo nepalese ha ringraziato la Svizzera per il suo sostegno e per l’apertura dell’ambasciata, che costituisce un rafforzamento delle relazioni bilaterali. Durante l’incontro si è discusso del processo di pace, che rimane tuttora fragile, delle possibili vie per accelerare la riconciliazione, della situazione dei diritti umani, dell’integrazione degli ex ribelli nell’esercito regolare, nonché della garanzia dei progetti di sviluppo attualmente in corso. Queste questioni sono state pure oggetto dell’incontro che ha riunito i leader dei maggiori partiti politici – fra cui l’opposizione maoista – ed esponenti della società civile nepalese.  

La delegazione svizzera – di cui facevano parte anche la signora Helene Budliger, direttrice delle Risorse e della rete esterna del DFAE, e l’ambasciatore Thomas Greminger, capo della Divisione politica IV (Sicurezza umana) del DFAE – si è recata nel distretto di Ramechap, per verificare direttamente sul posto il funzionamento dei programmi di sviluppo svizzeri. La delegazione ha potuto rendersi conto che dell’aiuto svizzero beneficiano direttamente le fasce più sfavorite e povere del Paese.  

Per la Svizzera, il Nepal rimane un Paese prioritario della cooperazione bilaterale. Nel 2008 il Nepal ha ricevuto un aiuto pari a 25 milioni di franchi, mentre quest’anno l’importo previsto ammonta a 21,5 milioni. In tal senso, la Svizzera è uno dei principali partner del Nepal nell’ambito della cooperazione.  

Non da ultimo, la buona reputazione della Svizzera è da ricondurre agli aiuti concessi dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) per costruire e rinnovare più di 3000 ponti sospesi e una rete stradale lunga centinaia di chilometri, in modo da permettere il collegamento con le più discoste regioni di montagna. La Svizzera fornisce il proprio sostegno e la propria mediazione anche a livello informale, nell’intento di contribuire all’accelerazione del processo di pace. La Svizzera, oltre ad essersi adoperata per l’apertura di un ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in Nepal (2005), continua a mettere a disposizione tre ufficiali non armati che svolgono la funzione di osservatori militari nell’ambito della missione dell’ONU in Nepal (UNMIN). 

La nuova ambasciata è diretta dall’ambasciatore Thomas Gass.  


Informazioni supplementari:

Svizzera - Nepal: Un partenariato che dura da più di cinquant'anni


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Ultima modifica 19.07.2023

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