I rappresentanti dei Cantoni, dei Comuni e delle città svizzere a Strasburgo

Dodici rappresentanti dei Cantoni, dei Comuni e delle città svizzere fanno parte del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa. Il Congresso è un importante organo grazie al quale gli enti locali e regionali dei 47 Stati Membri del Consiglio d’Europa possono far sentire la propria voce, condividere le proprie esperienze e tutelare la democrazia locale e regionale. Cinque membri della delegazione svizzera per il periodo 2021-2026 illustrano il proprio lavoro e i propri obiettivi.

 Panoramica dell’aula del Palazzo d’Europa a Strasburgo, sede del Congresso dei poteri locali e regionali dell’Europa

La Svizzera ha aderito al Consiglio d’Europa nel 1963. Il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa è stato istituito nella sua forma attuale nel 1994 © Consiglio d’Europa

Cosa fanno i Cantoni di Turgovia e del Giura o i Comuni di Rorschacharberg, Veytaux e Montreux a Strasburgo, capitale dell’Europa e sede della diplomazia intergovernativa? I rappresentanti politici di questi territori fanno parte del Congresso dei poteri locali e regionali (CPLRE) del Consiglio d’Europa e figurano fra i dodici membri della delegazione svizzera, recentemente rinnovata e nominata per il periodo 2021-2026 dal Consiglio federale tramite il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Sono oltre 600 i membri totali del Congresso, eletti in rappresentanza di 200 000 regioni o collettività appartenenti a 47 Stati europei.

«Il CPLRE è una delle rarissime reti ufficiali che mettono in comunicazione i Comuni e i Cantoni con i rispettivi partner dei Paesi vicini e di tutta Europa», spiega Laurent Wehrli, membro della delegazione svizzera, consigliere nazionale e sindaco del comune di Montreux (VD).

Il CPLRE è una delle rarissime reti ufficiali che mettono in comunicazione i Comuni e i Cantoni con i rispettivi partner dei Paesi vicini e di tutta Europa
Rittratto – Laurent Wehrli
Rittratto – Laurent Wehrli © CPLRE

Laurent Wehrli
Consigliere nazionale
Sindaco del Comune di Montreux (VD)

«L’Europa delle regioni»

Questa espressione, resa popolare dallo scrittore neocastellano Denis de Rougemont, rispecchia bene il lavoro del Congresso, volto a promuovere la democrazia territoriale, a migliorare la governance locale e regionale e a rafforzare l’autonomia delle collettività. 

David Eray, presidente della delegazione svizzera e ministro del territorio, dell’ambiente e dei trasporti del Cantone del Giura assicura che, in questi tempi difficili, la difesa dell’autonomia territoriale è ancora più importante. «La pandemia di COVID-19 pone un’ulteriore sfida al Congresso: quella di preservare le politiche di decentramento e di regionalizzazione che possono essere messe in discussione dalle decisioni forti che gli Stati hanno dovuto prendere per far fronte a questa crisi sanitaria», sottolinea.

La pandemia di COVID-19 pone un’ulteriore sfida al Congresso: quella di preservare le politiche di decentramento e di regionalizzazione che possono essere messe in discussione dalle decisioni forti che gli Stati hanno dovuto prendere.
Rittratto - David Eray
Rittratto - David Eray © CPLRE

David Eray
Ministro del Cantone del Giura
Presidente della delegazione svizzera al Congresso

Cornelia Komposch, consigliera di Stato del Cantone di Turgovia e nuovo membro della delegazione svizzera, sottolinea l’importanza di una partecipazione del Paese a questo organo consultivo del Consiglio d’Europa. «Nel corso del tempo ho acquisito una consapevolezza sempre crescente dell’influenza esercitata dall’Europa sulla Svizzera indipendente e della stretta correlazione tra gli avvenimenti in Europa e dintorni e il benessere del nostro Paese, delle nostre regioni, dei nostri Comuni e, in definitiva, della nostra società».

Ho acquisito una consapevolezza sempre crescente dell’influenza esercitata dall’Europa sulla Svizzera indipendente.
Rittratto - Cornelia Komposch
Rittratto - Cornelia Komposch © CPLRE

Cornelia Komposch
Consigliera di Stato del Cantone di Turgovia

Condivisione di esperienze e federalismo svizzero

Il Congresso, portavoce in seno al Consiglio d’Europa per tutto ciò che riguarda la politica locale e regionale, è anche uno straordinario spazio di dialogo. Laurent Wehrli spiega che «oltre a svolgere la missione fondamentale di garante della democrazia, dei diritti umani e dell’applicazione delle Carte del Consiglio d’Europa, come quella dell’autonomia locale, il CPLRE promuove lo scambio di competenze e di esperienze». In occasione delle sue riunioni semestrali, infatti, i rappresentanti dei vari Paesi e territori possono dibattere di problemi condivisi, scambiarsi le proprie esperienze ed esprimere il proprio punto di vista.

Christine Chevalley, sindaca del Comune di Veytaux (VD), racconta: «In qualità di sindaca (capo dell’esecutivo di un Comune) e di deputata del Gran Consiglio (potere legislativo di un Cantone) conosco bene il funzionamento di un piccolo Comune e il servizio di prossimità che possiamo fornire ai nostri cittadini. Ho avuto diverse occasioni di confronto con i sindaci di Paesi membri del Congresso, con i quali affrontiamo problemi concreti e siamo in prima linea per aiutare, informare e sostenere la nostra popolazione».

Sottolinea inoltre il riconoscimento del federalismo svizzero in seno al Congresso. «Il funzionamento della Svizzera, con i suoi Cantoni e la sua diversità linguistica, è un buon esempio per gli altri. Dimostra che è possibile lavorare insieme, a prescindere dalle barriere linguistiche o dalle consuetudini locali. Da un punto di vista democratico, la nostra organizzazione politica, fatta di poteri federali, cantonali e comunali, riscuote una certa ammirazione», continua Christine Chevalley.

Affrontiamo problemi concreti e siamo in prima linea per aiutare, informare e sostenere la nostra popolazione.
Rittratto - Christine Chevalley
Rittratto - Christine Chevalley © CPLRE

Christine Chevalley
Sindaca del Comune di Veytaux (VD)

Tale parere è condiviso da Beat Hirs, sindaco del Comune di Rorschacharberg (SG): «Lavorando al Consiglio d’Europa, mi sono reso conto di quanto l’organizzazione di molti Stati europei sia “centralizzata”. Nella maggior parte dei Comuni, città e regioni dell’Europa vi è un notevole potenziale per una più intensa partecipazione democratica dei cittadini». Anche Hirs sottolinea che, seppur la Svizzera presenti un buon livello di governance locale, trae comunque beneficio dalle esperienze degli altri Paesi. «Ma non sempre la maggioranza ha ragione. Nel campo della “tutela delle minoranze” ci sono esempi interessanti provenienti dal Consiglio d’Europa da cui noi Svizzeri possiamo trarre insegnamento».

Nel campo della “tutela delle minoranze” ci sono esempi interessanti provenienti dal Consiglio d’Europa da cui noi Svizzeri possiamo trarre insegnamento.
Rittratto - Beat Hirs
Rittratto - Beat Hirs © CPLRE

Beat Hirs

Sindaco del Comune di Rorschacharberg (SG)

Anche il presidente della delegazione svizzera, in carica dal 2018, ha constatato quanto l’esperienza politica della Svizzera sia ben vista a Strasburgo. «L’esperienza del federalismo svizzero consente di contribuire alla ricerca di soluzioni a certi blocchi politici che sono spesso il risultato dell’organizzazione troppo centralizzata di alcuni Stati», afferma. Facendo eco ai suoi colleghi, conferma inoltre che la condivisione delle esperienze è reciproca. «La Svizzera può a sua volta misurare la portata e la diversità dei sistemi politici esistenti in Europa e trarne alcuni insegnamenti sulle pratiche buone e su quelle meno buone».

I 12 candidati per la delegazione svizzera al Congresso sono proposti dalla Conferenza dei Governi cantonali (CdC), dall’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) e dall’Unione delle città svizzere (UCS). La delegazione viene poi formalmente nominata dal capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Il DFAE assicura inoltre il segretariato della delegazione svizzera.

«La delegazione è composta da un bel team di persone motivate. L’eccellente sostegno fornito dall’Amministrazione federale consente, per esempio, di avere ottimi e frequenti contatti con il nostro corpo diplomatico, e anche questo è importante. La Svizzera fa la sua parte in seno al Congresso e possiamo essere fieri del nostro Paese», conclude David Eray.

Buono a sapersi

Il Consiglio d’Europa, con sede a Strasburgo, è la più antica organizzazione intergovernativa d’Europa. La tutela e la promozione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto sono al centro della sua azione.

Il Congresso dei poteri locali e regionali è uno degli organi del Consiglio d’Europa, assieme al Comitato dei Ministri, all’Assemblea parlamentare e alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Si tratta di un organo consultivo, composto da 648 membri eletti (324 titolari e 324 supplenti) che rappresentano 47 Paesi. Il Congresso svolge diverse attività: si rende garante dell’applicazione dei principi della Carta europea dell’autonomia locale, organizza attività di osservazione delle elezioni locali e regionali, offre consulenza agli altri organi in materia di politica territoriale ecc.

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