Rifugiati e migrazione: l’impegno del DFAE

Una donna cammina davanti a una tenda di rifugiato.
La Svizzera ha lanciato progetti di protezione nel Vicino Oriente, nello Yemen, in Turchia e nel Corno d’Africa.

Il numero di rifugiati e di sfollati interni non è mai stato così elevato dalla Seconda guerra mondiale. La Svizzera s’impegna su più fronti per la protezione di rifugiati, sfollati interni e migranti. In seno al DFAE sono competenti per questo tema la Divisione Sicurezza umana (DSU) e la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC), che lavorano in stretta collaborazione con altri organi federali.

Nell’ambito del tema dei rifugiati e degli spostamenti forzati la Svizzera persegue tre obiettivi, con un ruolo guida del DFAE in molti settori.

  • Protezione sul posto: la Svizzera s’impegna per la protezione di rifugiati, sfollati interni e migranti nelle loro regioni di provenienza (protection in the region). Sostiene gli Stati di prima accoglienza per offrire protezione alle popolazioni colpite con la massima rapidità possibile. A tale proposito la Svizzera ha lanciato progetti di protezione nel Vicino Oriente, in Turchia, nel Corno d’Africa e nello Yemen. Invia sul posto esperti ed esperte, presta aiuto alimentare e sostiene a livello finanziario l’opera del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) nonché di organizzazioni delle Nazioni Unite e di ONG locali. 

  • Prevenzione: la Svizzera combatte le cause di fughe e migrazioni forzate. Incentiva la promozione civile della pace per individuare rapidamente soluzioni politiche ai conflitti o per evitare l’insorgere di questi ultimi. S’impegna per il rispetto dei diritti dell’uomo e contro la loro sistematica violazione. Con la cooperazione allo sviluppo crea prospettive sul posto, contribuisce a superare la fragilità degli Stati e sostiene misure volte a ridurre il rischio di catastrofe.

     

  • Indipendenza sociale ed economica: la Svizzera s’impegna per individuare soluzioni sostenibili a beneficio di persone rifugiate e costrette a partire. Sostiene il loro accesso alla formazione anche risanando scuole, costruendo abitazioni, offrendo progetti di formazione professionale nei campi per i rifugiati o creando posti di lavoro. Perché senza prospettive e senza speranza di un ritorno in tempi brevi, molte persone si vedono costrette a continuare il loro cammino.

Coordinamento interdipartimentale

Sotto il profilo strategico, questo impegno del DFAE, congiuntamente ad altre attività concernenti migrazione e sviluppo, può contribuire anche all’attuazione degli interessi della Svizzera a livello di politica migratoria. Al fine di coordinare le attività nel settore della migrazione internazionale e di garantire una politica coerente, a febbraio 2011 il Consiglio federale ha creato un gruppo di coordinamento interdipartimentale. Insieme al Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), il DFAE coordina la politica migratoria estera della Svizzera, coinvolgendo anche altri attori dell’Amministrazione federale. Il DFAE partecipa tra l’altro alla pianificazione e alla realizzazione di cosiddetti partenariati in materia di migrazione con i Paesi di provenienza dei migranti e delle migranti in Svizzera e s’impegna nell’ambito del dialogo internazionale sulle migrazioni.

  • Un breve video illustra in modo chiaro come la DSC contribuisce a garantire maggiore sicurezza alle persone coinvolte nel fenomeno della migrazione nel mondo e come la migrazione possa promuovere uno sviluppo che vada a beneficio di tutti.

  • Proteggere gli individui dalla guerra, dalla violenza e dall’arbitrio e promuovere la pace, la democrazia e i diritti umani sono priorità della politica estera svizzera.

Ultima modifica 03.05.2023

  • In occasione del primo Forum globale sui rifugiati a Ginevra la Svizzera condivide il proprio know-how nei settori dell’istruzione, della protezione, dell’occupazione e dell’integrazione.

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