77a Assemblea generale dell’ONU: Ignazio Cassis rappresenta la Svizzera a New York

Il 20 e il 21 settembre il presidente della Confederazione Ignazio Cassis parteciperà alla settimana di apertura ad alto livello della 77a Assemblea generale delle Nazioni Unite. Con guerre, pandemie, cambiamenti climatici e scarsità di energia, la sessione di quest’anno si svolge in un contesto difficile. La partecipazione del presidente della Confederazione mette in evidenza l’importanza dell’ONU, un’organizzazione che è più che mai necessaria in questo periodo di crisi e che deve restare funzionante. Tutte le notizie saranno aggiornate su questa pagina.

21.09.2022
La bandiera della Svizzera sventola accanto a quelle degli altri Stati membri dell’ONU davanti alla sede dell’Organizzazione a New York.

La Settimana ad alto livello della 77a sessione dell’Assemblea generale dell’ONU si svolgerà a New York dal 19 al 23 settembre 2022. © Keystone

21.09.2022 – Conferenza dei Paesi donatori: Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria

Sotto l’egida del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a margine della settimana di apertura ad alto livello dell’Assemblea generale dell’ONU si è tenuta la settima conferenza dei Paesi donatori per rimpinguare le finanze del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria. Il Fondo globale è un partner di lunga data della cooperazione internazionale della Svizzera. La Svizzera ha annunciato un contributo di 64 milioni di franchi svizzeri per i prossimi tre anni.

Con questo partenariato la Svizzera aiuta i Paesi a medio e basso reddito a migliorare la salute delle popolazioni locali. Il Fondo globale raggiunge concretamente questo obiettivo con l’approvvigionamento di medicinali, strumenti diagnostici e materiale di protezione (p. es. zanzariere).

Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, DSC

21.09.2022 – Incontro con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov

A margine della settimana di apertura ad alto livello dell'Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha incontrato il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov.

21.09.2022 – 30° anniversario della Dichiarazione dell’ONU sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze

Trent’anni fa l’Assemblea generale dell’ONU adottava la Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze. In occasione dell’anniversario, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha partecipato a un dibattito con suoi omologhi e omologhe. « Credo fermamente che la partecipazione delle minoranze in tutte le sfere della società e nella vita politica contribuisca alla stabilità e alla prosperità di un Paese», ha spiegato il capo del DFAE.

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis in occasione della commemorazione del 30° anniversario della Dichiarazione dell’ONU sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze.
Nel suo discorso, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha sottolineato che la Svizzera si impegna a favore dei diritti delle minoranze. © DFAE

Grazie alla sua diversità linguistica e culturale, la Svizzera può contare su un ricco bagaglio di esperienze nel trattamento delle minoranze, esperienze che mette a frutto quotidianamente nella sua politica estera. «Il nostro Paese, reputato per la coesistenza pacifica delle minoranze, continuerà a proteggere i loro diritti, a favorire la loro partecipazione ai processi politici, a lottare contro ogni forma di discriminazione e a promuovere la diversità», ha sottolineato Ignazio Cassis nel suo discorso.

Discorso del presidente della Confederazione Ignazio Cassis

21.09.2022 – Protezione della popolazione civile: Ignazio Cassis consegna lo strumento di ratificazione svizzero

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha consegnato ufficialmente all’ONU lo strumento di ratificazione svizzero per l’emendamento dello Statuto di Roma. Con questo emendamento, la tattica di affamare la popolazione durante le guerre civili diventa punibile ai sensi del diritto internazionale. Il perseguimento di questo crimine è di competenza della Corte penale internazionale, che ha sede all’Aia. Alla Svizzera il merito di questo successo diplomatico.

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis in occasione della consegna dello strumento di ratificazione a New York.
Ignazio Cassis ha consegnato all’ONU lo strumento di ratificazione svizzero per l’emendamento dello Statuto di Roma. Con questo emendamento, la tattica di affamare la popolazione durante le guerre civili diventa punibile ai sensi del diritto internazionale. © DFAE

L’emendamento è stato proposto dalla Svizzera. In seguito a diverse tornate negoziali, il 6 dicembre 2019 l’emendamento è stato adottato da tutti gli Stati parte dello Statuto di Roma. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno approvato la ratifica nel marzo del 2022 a dimostrazione del pluriennale impegno della Svizzera per la protezione della popolazione civile, che è anche una priorità del suo seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per i prossimi due anni.

20.09.2022 – Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis si impegna con il presidente del Niger Bazoum contro l’estremismo violento

La prevenzione dell’estremismo violento è fondamentale per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. In questo contesto, in occasione della settimana di apertura ad alto livello dell’Assemblea generale dell’ONU, la Svizzera ha organizzato insieme al Niger una conferenza dei Paesi donatori a favore del Fondo internazionale contro l’estremismo violento (Global Community Engagement and Resilience Fund, GCERF). L’evento è stato aperto dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis e dal presidente del Niger Mohamed Bazoum. «L’estremismo violento è uno dei maggiori ostacoli alla pace e alla stabilità sul nostro pianeta. Racchiude una serie di sfide che riguardano non solo la pace e la sicurezza, ma anche lo sviluppo sostenibile, lo Stato di diritto e i diritti umani», ha dichiarato il presidente della Confederazione a New York.

Tony Blair, il presidente della Confederazione Cassis e il presidente del Niger Bazoum alla conferenza dei Paesi donatori a favore del GCERF.
Tony Blair, il presidente della Confederazione Cassis e il presidente del Niger Bazoum alla conferenza dei Paesi donatori a favore del GCERF. © DFAE

Il Fondo, con sede a Ginevra, promuove la coesione sociale, rimuove gli ostacoli al raggiungimento delle pari opportunità e rafforza la responsabilità individuale delle comunità, favorendo così la loro resistenza all’estremismo violento e il loro sviluppo sostenibile. Il GCERF opera attualmente in 15 Paesi, dal Corno d’Africa alla regione MENA, dal Sahel all’Asia meridionale e sud-orientale e ai Balcani occidentali. La Svizzera ha sostenuto il GCERF dal 2014 con contributi annuali per un totale di 10 milioni USD. Il presidente della Confederazione Cassis ha annunciato che la Svizzera continuerà a fornire il suo contributo. «Grazie al dialogo con tutti gli attori, compresi quelli armati, è possibile affrontare le varie cause della violenza, siano esse di natura politica, sociale o economica», ha sottolineato il presidente della Confederazione.

Discorso del presidente della Confederazione Ignazio Cassis

Il Fondo internazionale contro l’estremismo violento (en)

20.09.2022 – Discorso di apertura del presidente della Confederazione dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU

«L’ONU offre un quadro unico per concretizzare quanto menzionato nel preambolo del proprio Statuto, in particolare l’unione delle nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale»: è con queste parole che il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha sottolineato l’importanza delle Nazioni Unite nel suo discorso dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU. Il capo del DFAE ha condannato l’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina e ha illustrato il valore aggiunto che la Svizzera può offrire alla comunità internazionale per raggiungere compromessi e consenso in un mondo prossimo a una svolta epocale.

«I valori sono la bussola delle nostre azioni», ha spiegato il presidente della Confederazione. Valori fondamentali come l’autodeterminazione degli Stati sovrani, la solidarietà con la comunità internazionale, il diritto internazionale umanitario o lo sviluppo sostenibile sono centrali per la Svizzera. «Non possiamo permettere che il potere dei più forti prevalga sui diritti dei più deboli», ha dichiarato il presidente della Confederazione a New York. La Svizzera si impegna a favore di un multilateralismo forte ed efficace, con particolare attenzione all’attuazione dell’Agenda 2030, che persegue l’obiettivo di rendere le comunità inclusive, resilienti e sostenibili. «Vi invito pertanto a ritornare ai valori fondamentali dell’Agenda 2030 e a unire le nostre forze per attuarla», ha affermato Ignazio Cassis.

Secondo lo Statuto dell’ONU, ogni Stato è indipendente, anche la Svizzera. La diversità linguistica e culturale del nostro Paese richiede la cooperazione tra i 26 Cantoni. «Abbiamo imparato che solo la cooperazione, il rispetto reciproco e il dialogo permanente aiutano a superare le crisi», così il presidente della Confederazione. «L’ONU è per tutti noi una piattaforma di dialogo e di cooperazione unica e universale. Utilizziamola». 

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis interviene dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU a New York.
Nel suo discorso dinanzi all’Assemblea generale dell’ONU, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis spiega quale può essere il valore aggiunto della Svizzera per la comunità internazionale. © DFAE

L’impegno a favore della pace e della sicurezza è un pilastro storico della politica estera della Svizzera, anche come Stato neutrale. «Neutralità non significa però indifferenza o mancanza di solidarietà. Siamo impegnati a salvaguardare i principi di libertà, democrazia e stato di diritto, valori sanciti dalla nostra Costituzione federale», ha affermato Ignazio Cassis. Durante il suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, la Svizzera si impegnerà a favore di una pace sostenibile, della protezione della popolazione civile e dell’efficienza di questo organo e analizzerà le conseguenze negative dei cambiamenti climatici sulla sicurezza. «Lavoreremo sodo per contraccambiare la fiducia riposta in noi ed essere "Un più per la pace"», ha spiegato il capo del DFAE. Ma non è solo in seno al Consiglio di sicurezza che la Svizzera intende rafforzare la pace nel mondo. Nell’estate del 2022 ha per esempio organizzato a Lugano la Ukraine Recovery Conference. «Con i Principi di Lugano sono stati sanciti criteri ampiamente accettati riguardanti la ricostruzione e le riforme in Ucraina», ha spiegato Ignazio Cassis. In qualità di mediatrice, Paese ospite di conferenze e potenza protettrice, la Svizzera è apprezzata a livello internazionale. «La Ginevra internazionale è il centro della diplomazia multilaterale su questioni di governance globale, pace, diritti umani, disarmo, ambiente e salute, ma anche in termini di anticipazione delle sfide tecnologiche», ha dichiarato il presidente della Confederazione.

Il mondo contemporaneo è segnato da pandemie, catastrofi, guerre e polarizzazioni geopolitiche, accompagnate da crisi complesse. Questi eventi si ripercuotono anche sul multilateralismo e implicano un’attenzione maggiore verso le questioni essenziali della coesistenza pacifica. «Il rafforzamento mirato del multilateralismo e il ritorno ai compiti fondamentali sono lo strumento con il quale possiamo superare insieme questi tempi difficili e proiettarci verso un futuro migliore», ha dichiarato Ignazio Cassis.

Discorso del presidente della Confederazione

Priorità della Svizzera per la 77a Assemblea generale dell’ONU

Il 31 agosto 2022 il Consiglio federale ha fissato quattro priorità per la 77a Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nella prossima sessione il nostro Paese intende concentrarsi sul superamento delle conseguenze del conflitto armato in Ucraina e sulla promozione del diritto internazionale, di un’ONU efficace e dello sviluppo sostenibile. Nonostante il conflitto in Ucraina, la Svizzera continuerà però anche a seguire tutti i temi in discussione all’ONU e a difendere i propri interessi, perché i problemi più urgenti dell’umanità non devono essere trascurati.

Il Consiglio federale stabilisce le priorità della Svizzera per la 77a Assemblea generale dell’ONU, comunicato stampa, 31.08.2022

Inizio pagina