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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Durante la visita di quattro giorni a Berna e Friburgo, gli otto deputati e funzionari del Parlamento tunisino, sotto la guida del presidente del Parlamento Mohamed Ennaceur, hanno potuto scoprire le procedure parlamentari svizzere a livello federale e cantonale, come pure il modello svizzero di federalismo. L’accento è stato posto in particolare sulla ricerca del consenso, sulla divisione dei poteri e sui processi e i controlli degli iter legislativi parlamentari. Tra gli appuntamenti in agenda, una visita ufficiale dell’Assemblea federale, un incontro con la presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder, con il presidente del Consiglio degli Stati Raphaël Comte e con membri delle commissioni della politica estera e delle istituzioni politiche, come pure una visita informativa ai Servizi del Parlamento per conoscere il ruolo e i compiti del Parlamento e per approfondire questioni di carattere organizzativo in merito al funzionamento del Parlamento. Rappresentanti dell’Ufficio federale di giustizia hanno elucidato il ruolo dell’Amministrazione all’interno dell’iter legislativo. Il Cantone di Friburgo si è prestato come esempio per mostrare come interagiscono i Cantoni e i Comuni nel sistema federalistico della Svizzera.
Il viaggio di studi s’iscrive nell’impegno della Svizzera, avviato nel 2011, per accompagnare il processo di democratizzazione in atto in Tunisia; è stato organizzato dalla Divisione Sicurezza umana (DSU) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in stretta collaborazione con i Servizi del Parlamento, che hanno offerto la propria consulenza per quanto concerne i lavori parlamentari.
Concluse le prime tappe della democratizzazione
Gli avvenimenti politici in Tunisia nel 2011 hanno portato alla caduta del presidente Ben Ali e hanno avuto ripercussioni anche a livello regionale. Alla luce di questi eventi, il Consiglio federale ha approvato un apposito programma (Programma svizzero per il Nord Africa 2011-2016) per fornire al Paese un contributo concreto al processo di democratizzazione e sostenere lo sviluppo economico, con, soprattutto, la creazione di posti di lavoro. Gli interventi della Svizzera in Tunisia si concentrano anche sulla migrazione e la protezione di gruppi di persone particolarmente a rischio.
Nel gennaio 2014, la Tunisia ha approvato la nuova Costituzione democratica e, alla fine del 2014, si sono svolte le elezioni parlamentari e presidenziali, a testimonianza del fatto che il Paese ha già raggiunto con successo obiettivi cruciali della democratizzazione. Rimangono però ancora importanti tappe per attuare la Costituzione, per esempio per quanto concerne il decentramento. La Svizzera continua a sostenere le autorità tunisine competenti, mettendo a loro disposizione le conoscenze e l’esperienza in ambito internazionale, per esempio organizzando seminari e discussioni. Anche questo viaggio di studi a Berna e Friburgo s’iscrive in questo disegno.
Informazioni supplementari:
Sostegno a elezioni e processi democratici
Programma svizzero per il Nord Africa 2011-2016
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