«L’EUSALP avvicina i governi e le persone»

I Paesi dell’arco alpino condividono molte sfide comuni. Nella Strategia macroregionale dell’UE per la Regione alpina (EUSALP), vanno affrontate insieme. Nel 2023 la Confederazione e la Conferenza dei Governi cantonali hanno presieduto l’EUSALP. Diamo uno sguardo al ruolo e all’importanza di questa strategia per la Svizzera, che il 19 ottobre 2023 ha ufficialmente ceduto la presidenza alla Slovenia per il prossimo anno in occasione del forum annuale di EUSALP a Bad Ragaz.

Da sinistra a destra: Alexandre Fasel, Segretario di Stato del DFAE, Marko Štucin, segretario di Stato con delega agli affari europei sloveno, e Markus Dieth, Presidente della Conferenza dei governi cantonali.

La Svizzera ha ufficialmente ceduto la presidenza dell’EUSALP alla Slovenia per il 2024. Il segretario di Stato del DFAE Alexandre Fasel (a sinistra) e Markus Dieth, presidente della Conferenza dei Governi cantonali (a destra) hanno consegnato la cosiddetta ruota dell'EUSALP a Marko Štucin, segretario di Stato con delega agli affari europei sloveno. © davidschweizer.ch

L’ecosistema della Regione alpina, unico nel suo genere, supera le frontiere nazionali. Gli Stati e le regioni dell’arco alpino sono accomunati dalle sfide che si trovano ad affrontare sul piano sociale, economico, ambientale e culturale. La Svizzera è situata al centro di tale contesto ed è parte integrante della dinamica su cui è basato. Nel 2023 la Confederazione e i Cantoni hanno assunto per la prima volta la presidenza dell’EUSALP. Questo «strumento di coesione della politica europea», concepito per migliorare la cooperazione tra le regioni e gli Stati alpini, ha visto la luce nel 2015. Ne fanno parte sette Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera) così come 48 regioni, tra cui i Cantoni svizzeri, il Tirolo, la Baviera e la Borgogna.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), la Conferenza dei Governi cantonali (CdC) e i rappresentanti di diversi cantoni ospiti hanno collaborato strettamente per tutta la durata del mandato. Il segretario di Stato del DFAE Alexandre Fasel, accompagnato dal presidente della CdC Markus Dieth, ha chiuso ufficialmente l’anno di presidenza svizzera il 19 ottobre 2023 a Bad Ragaz, in occasione dell’assemblea generale dell’EUSALP, cedendola alla Slovenia per il 2024.

Qual è l’importanza dell’EUSALP per la Svizzera e cosa è stato fatto durante quest’anno di presidenza? Tutti i dettagli nell’intervista all’ambasciatrice Sonja Hürlimann, capo Relazioni bilaterali presso la Divisione Europa del DFAE.

Ritratto di Sonja Hürlimann
L’ambasciatrice Sonja Hürlimann spiega come EUSALP consente alla Svizzera di collaborare in modo costruttivo all’interno dell’area alpina con gli altri Stati membri. © davidschweizer.ch

Perché l’EUSALP è importante per la Svizzera?

L’EUSALP offre un quadro politico che consente ai Paesi dell’arco alpino di affrontare e superare congiuntamente le sfide, di sfruttare maggiormente il loro potenziale comune e di approfondire la cooperazione transfrontaliera. Si tratta di punti essenziali anche per la Svizzera, che grazie all’EUSALP può collaborare in modo costruttivo all’interno dell’area alpina con gli altri Stati membri, sul piano nazionale così come a livello regionale. In questo modo contribuisce a proteggere la straordinaria varietà paesaggistica, la ricca biodiversità e il patrimonio culturale delle Alpi.

Tramite l’EUSALP è possibile anche sfruttare maggiormente il grande potenziale della Regione alpina, per esempio nell’ambito del turismo, e preservarlo per le generazioni future. L’impegno svizzero nel quadro dell’EUSALP è volto innanzitutto a migliorare ulteriormente la cooperazione con i partner e i Paesi confinanti.

Nell’ambito di questo mandato, la Confederazione e i Cantoni hanno definito priorità concrete, concentrandosi su pochi temi trasversali rilevanti per tutto l’arco alpino.

Qual è il valore aggiunto della presidenza svizzera dell’EUSALP? Quali traguardi sono stati raggiunti in tale contesto?

La Svizzera è il primo Paese non membro dell’Unione europea ad assumere la presidenza di turno della Strategia dell’UE per la Regione alpina. Nell’ambito di questo mandato, la Confederazione e i Cantoni hanno definito priorità concrete, concentrandosi su pochi temi trasversali rilevanti per tutto l’arco alpino e rafforzando la rilevanza politica dell’EUSALP. Un approccio che si è concretizzato non da ultimo con la «Dichiarazione di Bad Ragaz», adottata il 19 ottobre. Organizzando quattro eventi in altrettante regioni linguistiche (a Friburgo, Lugano, Scuol e infine Bad Ragaz), la Svizzera ha voluto anche mostrare come il federalismo, la diversità culturale e il coinvolgimento della popolazione civile – in particolare dei giovani – vengono vissuti ogni giorno nel nostro Paese.

Quali sfide e problematiche comuni sono state affrontate durante la presidenza svizzera dell’EUSALP?

Nel quadro della sua presidenza la Svizzera si è focalizzata su tre temi: economia circolare, acqua e trasporti/mobilità. Per ognuna di queste tematiche è stata organizzata una conferenza internazionale in un Cantone ospite. La prima conferenza, tenutasi nel mese di marzo a Friburgo, ha riunito attori provenienti da tutta la Regione alpina per discutere dell’economia circolare, un aspetto chiave dello sviluppo regionale. I partecipanti hanno sottoscritto una dichiarazione volta ad approfondire la collaborazione in tale ambito.

La seconda conferenza, organizzata a Scuol, è invece stata dedicata all’acqua, un tema con cui tutti gli Stati dell’EUSALP sono confrontati per quel che concerne la ricerca di un equilibrio tra lo sfruttamento e la tutela delle risorse idriche. Infatti, se è vero che le Alpi sono la principale riserva idrica d’Europa, le situazioni di penuria d’acqua sono sempre più frequenti e si riscontra anche un aumento delle catastrofi naturali, in particolare di quelle legate proprio all’acqua.

La terza e ultima conferenza, incentrata sui trasporti e sulla mobilità, ha visto riunirsi a Lugano circa 150 attori provenienti da tutto l’arco alpino. Tra gli argomenti trattati figura per esempio la promozione del trasferimento del traffico transalpino dalla strada alla ferrovia, e quindi il superamento delle sfide in materia di politica energetica e climatica nelle Alpi. Un migliore coordinamento tra le regioni alpine in tali settori consente di ottenere risultati concreti grazie a uno scambio di opinioni tempestivo e alla ricerca di soluzioni attuabili.

In che modo l’EUSALP contribuisce alla coesione economica, sociale e territoriale nella Regione alpina?

L’EUSALP offre vari forum per lo scambio transfrontaliero all’interno dell’arco alpino. È in questo contesto che esperte ed esperti, rappresentanti del mondo della politica così come cittadine e cittadini si riuniscono per condividere buone pratiche in materia di economia, istruzione, ambiente, mobilità ecc. Ciò consente poi a Cantoni, regioni, città e valli di attuare le soluzioni elaborate congiuntamente e quindi di superare le sfide che emergono.

L’EUSALP avvicina i governi e le persone e rafforza la coesione economica, sociale e territoriale in linea con la cultura europea della cooperazione.

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