«Con il romancio abbiamo potuto essere presenti in tutto il mondo»
In un’intervista rilasciata al quotidiano Die Südostschweiz il consigliere federale Ignazio Cassis parla dell’iniziativa «Emna rumantscha» promossa dal DFAE, del suo impegno in favore delle minoranze linguistiche, della cultura del dialogo e della comprensione di altri punti di vista. Il capo del DFAE sottolinea che il plurilinguismo riveste un ruolo fondamentale per l’immagine della Svizzera all’estero.
In un’intervista rilasciata al quotidiano «Die Südostschweiz» il consigliere federale Ignazio Cassis parla dell’iniziativa «Emna rumantscha» promossa dal DFAE. © DFAE
La prima edizione dell’«Emna da la lingua rumantscha» si è conclusa. Nel quadro di questo progetto sostenuto personalmente dal consigliere federale Ignazio Cassis, numerose rappresentanze svizzere del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) hanno contribuito a far conoscere meglio la lingua e la cultura romancia all’estero. In Svizzera, il consigliere federale Cassis ha inaugurato l’«Emna rumantscha» con rappresentanti del Governo del Cantone dei Grigioni, dando così risonanza politica all’evento anche nel nostro Paese. «In questo modo, durante la settimana celebrativa siamo riusciti a essere presenti con il romancio non solo in Svizzera, ma in tutto il mondo», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis nell’intervista.
Ruolo fondamentale del plurilinguismo, in Svizzera e all’estero
«Rumantsch: in ferm toc Svizra» («Romancio: un tassello essenziale della Svizzera») è stato il motto della settimana. In Svizzera coesistono pacificamente lingue, culture e identità diverse, una caratteristica del nostro Paese richiesta in tutto il mondo. «Sono profondamente convinto che il rispetto per altre lingue e culture che ci è stato insegnato sia una delle ragioni per cui la diplomazia svizzera è apprezzata in tutto il mondo, e per cui siamo spesso e volentieri chiamati a svolgere il ruolo di mediatori. Grazie alla nostra straordinaria pluralità linguistica su un piccolo territorio siamo un caso unico al mondo e sviluppiamo una particolare sensibilità», spiega il consigliere federale.
Impegno in favore delle lingue minoritarie
Ignazio Cassis aveva sottolineato la sua volontà di promuovere le minoranze, non solo l’italiano, ma anche il romancio, già nel suo primo discorso in veste di consigliere federale. La promozione delle lingue minoritarie in Svizzera è parte del dialogo politico continuo e strutturato che il capo del DFAE mantiene con i Cantoni dei Grigioni e del Ticino. «Sono responsabile della politica estera, ma in veste di consigliere federale faccio anche parte del Governo nazionale», spiega Ignazio Cassis. La politica interna è politica estera, e viceversa: «Non esistono una diplomazia svizzera e una politica interna svizzera, esiste solo un’unica Svizzera. Per me è fondamentale intrecciare diversi elementi e quindi anche il dialogo con il Ticino e i Grigioni è essenziale».
Quale sarà il futuro dell’«Emna rumantscha»?
Per il lancio della prima edizione dell’«Emna rumantscha» il DFAE ha scelto la data simbolica del 20 febbraio. Il 20 febbraio 1938 il romancio fu infatti riconosciuto ufficialmente come quarta lingua nazionale in una votazione popolare. L’«Emna rumantscha» ha preso il via il 19 febbraio con un evento online dedicato interamente alla quarta lingua nazionale che ha avuto riscontri positivi. Nella rete esterna hanno partecipato le ambasciate di Washington, Pechino, Roma e Antananarivo (Madagascar), il consolato generale di New York e i consolati di Atlanta, San Francisco, Chicago e Vancouver.
Dal 2022 l’«Emna rumantscha» sarà un appuntamento fisso nel calendario di febbraio. «Le diplomatiche e i diplomatici sono entusiasti e hanno già molte nuove idee. Da parte mia sono molto felice di continuare questo viaggio», ha riferito il consigliere federale Ignazio Cassis al quotidiano Südostschweiz, annunciando che la Conferenza degli ambasciatori 2022 avrà luogo a Pontresina e ospiterà 200 ambasciatrici e ambasciatori provenienti da tutto il mondo.
L’Amministrazione federale, in collaborazione con la Lia Rumantscha, lancia una campagna di sensibilizzazione per la cultura e la lingua romancia.