Tre Paesi africani al centro del viaggio ufficiale del consigliere federale Ignazio Cassis

Regione ricca di sfide ma anche di opportunità, l’Africa subsahariana sta acquisendo una crescente importanza politica ed economica a livello mondiale. Il consigliere federale Ignazio Cassis vi si recherà dal 17 al 22 marzo visitando l’Etiopia, il Gibuti e il Kenia, tre Paesi fondamentali per la stabilità e la prosperità della regione.

Il viaggio del consigliere federale Ignazio Cassis nell’Africa subsahariana si articola in tre tappe. In breve, gli incontri previsti e i temi al centro dei colloqui bilaterali. © DFAE

L’Etiopia è entrata a far parte del gruppo BRICS+ nel gennaio del 2024. A livello multilaterale, l’Unione Africana (UA) svolge un ruolo essenziale. Il rapporto 2023 (fr) sullo sviluppo economico in Africa pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo si concentra sul potenziale del continente in relazione alle catene di approvvigionamento globali. I fatti parlano chiaro. L’Africa subsahariana sta crescendo di importanza a livello globale e dispone di un notevole potenziale economico. Sebbene debba ancora far fronte a sfide importanti, come la povertà, il buongoverno e la lotta al cambiamento climatico, il subcontinente africano offre anche nuove opportunità e rappresenta una voce sempre più importante in un mondo frammentato. Su questo sfondo, dal 17 al 22 marzo il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis si recherà in tre Paesi dell’Africa orientale: Etiopia, Gibuti e Kenia.

Questo viaggio si svolge in un momento cruciale per le riflessioni strategiche e l’orientamento della nuova edizione della Strategia per l’Africa subsahariana del Consiglio federale, documento in fase di preparazione che entrerà in vigore nel 2025. È anche in linea con una delle priorità stabilite nella nuova Strategia di politica estera 2024–2027 del Governo svizzero, ovvero «intrattenere buone relazioni con tutte le regioni del mondo» e in particolare con gli Stati del G20, di cui fa parte anche l’UA, che ha sede proprio in Etiopia.

Durante i vari incontri previsti nel suo viaggio in Africa, il capo del DFAE coglierà l’occasione per discutere di questioni relative alla promozione della pace nel mondo, e in particolare di possibili vie per una pace duratura in Ucraina.

Etiopia

Nella prima tappa del suo viaggio, il consigliere federale Ignazio Cassis visiterà la capitale etiope Addis Abeba, dove ha sede l’UA. L’organizzazione panafricana riveste un ruolo centrale nelle questioni multilaterali. La Svizzera sostiene l’UA in particolare nei settori della pace e della sicurezza come anche della migrazione, della sicurezza alimentare e dei diritti umani. L’incontro tra il capo del DFAE e il presidente della Commissione dell’UA, Moussa Faki Mahamat, sarà l’occasione per conoscere le soluzioni africane ai problemi del continente e del mondo. Permetterà inoltre di parlare di sinergie e collaborazioni all’interno del sistema multilaterale, dato che la Svizzera sarà membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite fino alla fine del 2024. Anche il processo per una pace duratura in Ucraina sarà un tema da affrontare durante i colloqui.

Oltre a ospitare la sede dell’UA, l’Etiopia è anche un Paese con cui la Svizzera intrattiene relazioni cresciute costantemente nell’ultimo decennio e consolidate da una serie di accordi bilaterali. Nel Paese sono presenti circa venti aziende svizzere, tra cui varie multinazionali. Al pari del Kenia, anche l’Etiopia è descritta come una delle «leonesse economiche» nell’attuale Strategia per l’Africa subsahariana del Consiglio federale. Nei suoi colloqui con la presidente Sahle-Work Zewde e con il ministro degli esteri Taye Atske Selassie, Ignazio Cassis avrà modo di tastare il polso delle dinamiche regionali e di fare il punto sui numerosi ambiti di collaborazione bilaterale, come l’economia e il commercio, la cooperazione internazionale e la migrazione.

La presenza del capo del DFAE in Etiopia sarà anche l’occasione per posare la prima pietra della nuova Ambasciata di Svizzera ad Addis Abeba insieme al suo omologo etiope.

Fatto storico

Nel 1878 l’imperatore Menelik II ha nominato suo consigliere l’ingegnere turgoviese Alfred Ilg. Quest’ultimo ha esercitato una notevole influenza sulla politica estera del Paese, sostenendo il progetto di una linea ferroviaria tra Addis Abeba e Gibuti, e contribuendo così allo sviluppo della capitale etiope.

Gibuti

La visita del consigliere federale Ignazio Cassis in Gibuti è la prima di un membro del Governo svizzero nel Paese. Il Gibuti svolge un importante ruolo geostrategico, in particolare come porto dell’Africa orientale e vista la presenza di diverse basi militari straniere. Il capo del DFAE incontrerà il ministro degli esteri Mahamoud Ali Youssouf e farà una visita di cortesia al presidente del Paese, Ismail Omar Guelleh.

L’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD), organizzazione regionale che riunisce otto Paesi del Corno d’Africa, ha sede in Gibuti, che nel 2024 ne assume la presidenza svolgendo un ruolo importante negli sforzi di pace, in particolare per quanto riguarda il conflitto in Sudan.

L’agenda di Ignazio Cassis prevede anche colloqui sul tema della Science Diplomacy. Il capo del DFAE visiterà l’Università di Gibuti, dove incontrerà il personale di ricerca e le studentesse e gli studenti del centro di ricerca scientifico per il Mar Rosso (Transnational Red Sea Center). Questo progetto, lanciato dal Politecnico federale di Losanna (PFL) nel 2019 con il sostegno diplomatico della Svizzera, mira a proteggere i coralli del Mar Rosso, considerati resistenti al riscaldamento globale. Il coinvolgimento dei Paesi che si affacciano su questo mare ha lo scopo di farli convergere verso un obiettivo comune.

Fatto storico

Il Gibuti ha ottenuto l’indipendenza il 27 giugno 1977, e il giorno stesso la Svizzera ha riconosciuto il nuovo Stato.

Kenia

L’ultima tappa del viaggio del consigliere federale Ignazio Cassis in Africa lo porterà in Kenia, potenza economica della regione e Paese che svolge un ruolo chiave anche nella stabilità politica dell’Africa orientale e del continente nel suo insieme. Partner importante per la Svizzera, il Kenia vanta anche il più alto numero di Svizzere e Svizzeri all’estero residenti in Africa orientale (826 persone).

La visita del capo del DFAE si colloca inoltre nel contesto dei 60 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi, avviate nel 1964. Nel maggio del 2022 il Kenia ha aperto ufficialmente un’ambasciata a Berna alla presenza dell’allora presidente Uhuru Kenyatta, che per l’occasione era stato ricevuto proprio da Ignazio Cassis.

I colloqui ad alto livello si concentreranno principalmente su varie questioni bilaterali. La pace e la sicurezza, il clima, la scienza e la tecnologia sono alcuni dei temi principali della cooperazione bilaterale tra i due Paesi.

Fatto storico

Nel 1955 ha aperto il Consolato di Svizzera a Nairobi, dove al tempo risiedevano un centinaio di cittadini svizzeri, mentre altri 200 circa vivevano sparsi nel resto del Paese.

Cooperazione allo sviluppo

Anche la cooperazione allo sviluppo svolge un ruolo importante nelle relazioni della Svizzera con questo continente. Nel Corno d’Africa, per esempio, il nostro Paese porta avanti un programma di cooperazione regionale incentrato su buongoverno, sicurezza alimentare, salute, migrazione e protezione delle popolazioni vulnerabili, con particolare attenzione al contesto somalo. In Etiopia, ma anche in Kenia, copre le aree semidesertiche al confine con la Somalia.

Programma di Cooperazione svizzera nel Corno d’Africa (en) (PDF, 4 Pagine, 4.4 MB, inglese)

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