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Comunicati stampa
Comunicati stampa
In occasione della conferenza di revisione del giugno 2010, lo Statuto di Roma è stato integrato da due elementi fondamentali. In primo luogo, in futuro la Corte potrà perseguire anche il crimine di aggressione. In tal modo, potranno essere richiamate alle proprie responsabilità persone di alto rango che commettono atti di aggressione chiaramente lesivi del divieto dell’uso della forza sancito dallo Statuto delle Nazioni Unite.
In secondo luogo, sarà ampliata l'attuale fattispecie dei crimini di guerra. In futuro, l'impiego di veleno e armi tossiche, di gas e sostanze o strumenti simili nonché dei cosiddetti «proiettilli dum-dum» sarà punibile non solo nell'ambito di un conflitto armato internazionale, ma anche di un conflitto armato non internazionale.
La punibilità di questi gravi crimini contribuisce alla convivenza pacifica dei popoli, al rispetto dei diritti dell'uomo e alla riduzione di miseria e povertà nel mondo, tutti obiettivi costituzionali della politica estera del nostro Paese. La Svizzera si è dunque adoperata per l'integrazione di tali crimini nelle competenze della Corte penale internazionale.
Affinché possano entrare in vigore in Svizzera, le modifiche dello Statuto di Roma dovranno essere approvate dall'Assemblea federale e ratificate dal Consiglio federale. La ratifica non implica alcun adeguamento del diritto penale svizzero.
La Corte penale internazionale, organismo permanente con sede all'Aia (Olanda), è competente per punire i crimini più gravi (crimine di genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra e in futuro anche crimine di aggressione). Lo Statuto di Roma rappresenta l'atto costitutivo di tale Corte, che attualmente conta 121 membri oltre alla Svizzera. La Svizzera si è da sempre impegnata a fondo in seno a questa istituzione, nella quale è al momento rappresentata da uno dei due vicepresidenti dell'Assemblea degli Stati parti.
La consultazione si concluderà il 20 ottobre 2013.
Indirizzo per domande:
Jean-Marc Crevoisier
Capo Informazione DFAE
079 763 84 10
jean-marc.crevoisier@eda.admin.ch
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Il Consiglio federale
Dipartimento federale degli affari esteri