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Comunicati stampa
Comunicati stampa
In rappresentanza del Governo, ai colloqui ha partecipato anche il consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR). La delegazione cinese era composta dal MofCom Vice Minister Wang Shouwen, dal governatore della banca centrale cinese Pan Gongsheng e da alti rappresentanti di vari ministeri, tra cui il sostituto del ministro degli affari esteri Ma Zhaoxu. Entrambe le parti hanno espresso soddisfazione per i nuovi contatti di alto livello nell’anno che precede il 75° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Svizzera e Cina. Uno degli obiettivi comuni per il 2024 è proprio quello di portare avanti i dialoghi bilaterali e di approfondire ulteriormente il «partenariato strategico innovativo» concordato nel 2016.
Lunedì si è discusso del dialogo tra i ministri degli affari esteri, che dovrà essere ripreso quest’anno. Alcuni dei temi affrontati in questa occasione sono la cooperazione allo sviluppo, la mediazione e i diritti umani. Ulteriori colloqui bilaterali hanno riguardato, ad esempio, la scienza, la migrazione, il lavoro e l’occupazione, la proprietà intellettuale, la salute e l’ambiente. Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia, il dialogo riprenderà anche nei settori economico e finanziario. Si è inoltre parlato della possibilità che la Cina inserisca la Svizzera nella lista di Paesi i cui cittadini possono soggiornare nel Paese asiatico per 15 giorni senza dover ottenere un visto.
Dopo i colloqui nella Residenza del Lohn è stata firmata una dichiarazione congiunta. Quest’ultima rileva, in particolare, che è stato portato a termine uno studio comune avviato nel 2017 per l’aggiornamento dell’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e la Cina. Ciò rappresenta un passo importante in vista di un possibile avvio dei negoziati.
Ampia gamma di temi trattati
Un altro tema dei colloqui è stato il dialogo digitale tra Cina ed Europa, al quale partecipa anche la Svizzera. La delegazione elvetica ha ribadito l’importanza della collaborazione multilaterale con la Cina e altri partner internazionali al fine di promuovere la stabilità e la sicurezza nel ciberspazio. Il nostro Paese attribuisce grande importanza al rispetto delle libertà fondamentali anche nell’era digitale.
I temi di portata globale all’ordine del giorno comprendevano la lotta al cambiamento climatico e i risultati della Conferenza dell’ONU sul clima tenutasi a Dubai, la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, la guerra nel Vicino Oriente, la situazione in Asia orientale e, in generale, lo sviluppo dell’architettura di sicurezza e del multilateralismo. La delegazione elvetica ha sottolineato la necessità di un ordine internazionale fondato sul diritto e sui principi dello Statuto delle Nazioni Unite.
Stretti contatti da vari decenni
Svizzera e Cina intrattengono stretti contatti già da decenni. Il 17 gennaio 1950 la Svizzera è stata uno dei primi Paesi occidentali a riconoscere la neocostituita Repubblica popolare cinese. Dal 2010 la Cina è il principale partner commerciale della Svizzera in Asia e il terzo partner commerciale in assoluto dopo l’Unione europea e gli Stati Uniti. La Svizzera figura inoltre tra i circa 60 Stati con i quali la Cina ha stabilito un partenariato strategico. Nel 2017 il presidente cinese Xi Jinping ha compiuto una visita di Stato in Svizzera e nel 2019 il presidente della Confederazione Ueli Maurer è stato ricevuto in Cina per una visita di Stato.
Informazioni supplementari:
Relazioni bilaterali Svizzera–Cina
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